Forse una riposta..

 

Oggi penso d’aver capito perché scrivo tutto quello che mi capita e lascia un segno dentro.
Perché scrivo dettagli che al momento possono sembrare insignificanti. Perché blocco su un foglio o su un blog emozioni e momenti. Non è solo un mezzo per sfogarmi.
Lo faccio per non dimenticare. Per non dimenticare niente di come sono stata e di come sono.
Per non scordare pensieri che mi porteranno ad essere chissà come tra vent’anni.
Per non far passare inosservate piccole e grandi cose che mi hanno fatta soffrire  o che mi hanno resa felice. Perché la realtà è che io non voglio cambiare,non voglio dimenticare i miei sogni,non voglio abbandonare le mie speranze,non voglio deludere le mie aspettative. O almeno non troppo.
Voglio aprire i diari miei e di Vale tra molti anni e avere ancora quelle immagini davanti agli occhi.
Voglio rileggere i miei quaderni e tutto quello che c’è su questo blog e non sentirmi un’estranea di fronte a quelle idee e quei sentimenti. Se mai avrò dei figli voglio ricordare com’è stata la mia adolescenza.
Si,forse è per questo che scrivo di me.

 

<<Crescere non vuol dire smettere di essere un diciannovenne… Crescere vuol dire diventare un diciannovenne con sogni ancora più ambiziosi..con ideali ancora più forti…con speranze ancora più strane..con sentimenti in evoluzione….e con testate contro il muro sempre più frequenti…O almeno io la vedo così…>>

<< xD  la dea Aranel,protettrice dei cuccioli,ha parlato….a parte gli scherzi la penso veramente in quel modo,ma non tutti riescono a ricordare i loro 19 anni dopo che li hanno passati…qualcuno forse non li vive proprio…e per vivere non intendo fare cazzate,che dicono essere tipiche della nostra età…intendo avere dei pensieri così incredibilmente esistenziali da non sembrare veri…sognare quelle cose utopiche..e continuare a sognarle anche quando tutto il mondo ti dice che non si realizzeranno mai….il mio obbiettivo è rimanere così per sempre…>>

 

Oggi devo dire grazie a Stella,che sembra sempre avere tutta l’esperienza di questo mondo.
E a Marco,che mi ha raccontato le emozioni del suo “ultimo giorno” e che ha riportato a galla le mie,facendomi scrivere e pensare tutto questo.

Io mi ricordo…

Mi ricordo che l’ultimo giorno di scuola qualcuno doveva ancora fare l’interrogazione di classico latino.
Mi ricordo che abbiamo tappezzato finestre e porte di "III A 2006" perchè sapevamo che sarebbe finita un’epoca per quella sezione.
Mi ricordo che abbiamo girato tutta la scuola e ogni angolo del giardino.
Mi ricordo che pensavo al film Notte prima degli esami e mi veniva in mente il protagonista che diceva "questa è l’ultima campanella dell’ultimo giorno dell’ultimo anno.."
Mi ricordo che non sembravano passati 5 anni.
Mi ricordo che nel tragitto dall’aula al portone non abbiamo detto una parola.
E che appena abbiamo messo piede fuori siamo scoppiate a piangere.

Non scompare nulla di ciò che vivete lì dentro…

In bocca al lupo a tutti

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